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“Il futuro è oggi”, alla Calamatta il “compost” è hi-tech

22 marzo 2024

Presentato l’ambizioso progetto che mira alla sostenibilità ambientale

CIVITAVECCHIA – Presentato l’ambizioso progetto “Il futuro è oggi”. Si tratta di una importante e innovativa iniziativa che coinvolge diversi attori e mira a promuovere la sostenibilità e l’agricoltura creando cicli virtuosi grazie alle biotecnologie. L’idea è semplice e geniale al tempo stesso. Presso il Bitecnologico dell’istituto Calamatta, diretto dalla professoressa Giovannina Corvaia, è in uso la Compostyle SGC 020 della Saec group srl, «un'ottima compagna - come si legge nel sito - per la cucina familiare e anche per alcune piccole attività commerciali. Può trattare fino a 2 kg di scarti organici in sole 6-24 ore, riducendo il loro peso e volume del 95%».


IL CICLO VIRTUOSO

I ragazzi del Biotecnologico studiano quanto prodotto, lo analizzano per poi “girare” il compost ai colleghi del Cardareli di Tarquinia, diretto dalla professoressa Laura Piroli, dove potrà essere utilizzato per il corso di Agraria, Agroindustria e Agroalimentare. Insomma un circuito davvero virtuoso e che va nella stessa direzione delle indicazioni europee che guardano con sempre maggiore interesse a produzione di rinnovabili e fertilizzanti organici. Un apparecchio che, come sottolineato Cinzia Nemeth per la Saec, grazie a qualche incentivo da parte di Comune (che già applica uno sconto del 10% sulla Tari variabile per chi è in possesso di compostiera) o Stato questo apparecchio potrebbe essere presente in ogni casa.


Il professor Valerio Frau del Calamatta ha sottolineato il grande impegno dei ragazzi in questo progetto e l’idea nata dalla consapevole che il modello attuale non è compatibili e sostenibile con il nostro pianeta, certo non una novità ma una informazione che è sicuramente bene ribadire. L’ecologia e la salvaguardia del pianeta non sono temi lontani o “alieni”, come dimostrato da questo progetto, ma possono e devono entrare nella quotidianità, nelle cucine degli italiani. Perché produrre compost e utilizzarlo magari per un piccolo orto o un semplice vado di pomodori rende tutto più sostenibile e concreto. Un piccolo passo alla volta. I ragazzi hanno illustrato i dati raccolti e l’esperienza vissuta, un progetto che è un vero fiore all’occhiello per la scuola e non solo.

I PRESENTI

Presente anche la Csp, l’Università Agraria e Stefano De Paolis della tenuta del Gattopuzzo che insieme a Sergio Aversa per Creative Web ha fornito approfondimenti su questo settore vitale per la crescita culturale ed economica del territorio. È intervenuto anche l’assessore Francesco Serpa. Ad ascoltare la presentazione anche il consigliere regionale Marietta Tidei e il candidato sindaco Enzo D’Antò. Il futuro di Civitavecchia può essere sostenibile e passa da iniziative come questa.


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17 febbraio 2025
Lo squilibrio tra il cibo prodotto e quello realmente consumato solleva una serie di preoccupazioni ambientali, soprattutto per quanto riguarda la gestione post-consumo degli scarti alimentari. Per questo motivo, è fondamentale adottare un approccio consapevole che trasformi questi rifiuti da problema a risorsa. Il primo passo in questa direzione parte dalle nostre case, migliorando la consapevolezza sulla riduzione degli sprechi e sfruttando le soluzioni tecnologiche oggi disponibili per trasformare direttamente in casa gli scarti alimentari in ottimo terriccio fertilizzante. Oggi, infatti, la tecnologia consente di ridurre fino al 90% i nostri scarti alimentari in sole 24 ore, convertendo il residuo in compost biologico utilizzabile per piante da balcone, orti, giardini e aiuole. Questa rivoluzione porta il compostaggio domestico a un livello completamente nuovo. Finora, il compostaggio tradizionale ha richiesto l’uso di compostiere in plastica, spazi verdi adeguati e una gestione attenta del processo. Oggi, invece, il compostaggio del futuro è completamente automatico e può essere realizzato attraverso elettrodomestici innovativi, utilizzabili direttamente nelle abitazioni, anche per chi possiede solo poche piante in vaso. Un salto di qualità per cittadini e comunità L’adozione diffusa di queste tecnologie porterebbe numerosi vantaggi: Riduzione dei trasporti dei rifiuti organici; Minori costi di smaltimento; Diminuzione delle emissioni di CO2; Attivazione di un circuito virtuoso che coinvolge l’intera comunità. Questo approccio potrebbe essere esteso anche a realtà come mense scolastiche, aziendali, sociali e ospedaliere, contribuendo in modo significativo alla sostenibilità ambientale. Inoltre, sarebbe opportuno che i cittadini che adottano questa pratica ricevano incentivi economici, come una riduzione sulla tariffa dei rifiuti. Il compostaggio domestico automatico rappresenta un’opportunità concreta per rendere l’economia circolare una realtà quotidiana, con un impatto positivo sull’ambiente e sulla gestione delle risorse. Domenico Tommaso Paglia Consulente Tecnico Ambientale
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